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Truly Italian – RITUALS – Christian Tirro

Truly Italian – RITUALS – Christian Tirro
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Il suo rapporto con il caffè è uno di quei legami indissolubili che ti accompagnano per una vita intera. Christian Tirro, presidente e docente dell’Accademia Italiana Baristi, è stato direttore e consulente presso prestigiosi locali storici in tutta Italia, tra i quali Caffè degli Specchi di Trieste, Caffè Contarena di Udine, Gran Caffè Schenardi di Viterbo, Caffè Meletti di Ascoli Piceno.
Parlare con lui è come trovarsi di fronte al Gran Maestro della Caffetteria Italiana nel Mondo.

La sua avventura nel mondo della caffetteria inizia da bambino, quando il padre decide di acquistare il Bar dei Pini di Faenza.

Non può ancora preparare il caffè ai clienti, ma raccoglie le loro ordinazioni.

Da lì parte il proprio percorso personale, che lo porta infine dal bar di famiglia all’apertura di un locale tutto suo, il Bar Flambé a Faenza.

Viaggia in Italia, in Europa, in Oriente e in Cina e dopo aver portato all’estero la conoscenza del perfetto espresso italiano, decide di dedicarsi esclusivamente all’Italia, tramandando il proprio sapere a nuove generazioni di baristi, o, nelle sue parole, “ogni giorno approdo in una città diversa per formare figure professionali a tutto tondo, capaci di creare un rito, di avere un proprio stile, unico e inconfondibile”.

Questo impegno per Christian equivale a non fermare i suoi spostamenti, perché ogni tazzina di caffè è un viaggio, ogni sorso di espresso porta con sé profumi esotici nati lungo traversate oceaniche, peregrinazioni desertiche, esplorazioni terrestri. In ogni goccia di caffè c’è la civiltà di un popolo, la tradizione di un altro, le abitudini di un altro ancora. C’è la storia, insieme individuale e comunitaria, il senso di un attimo e l’attimo di ogni senso.

E questo Christian lo sa bene e lo racconta con rispetto ed entusiasmo ai tanti futuri professionisti che seguono i suoi insegnamenti.

“L’intento è quello di difendere la tradizione dell’espresso italiano, i suoi rituali, le sue caratteristiche specifiche. Come la tipica tostatura all’italiana che permette ai chicchi di avere una porosità maggiore, visto che il tempo di estrazione della bevanda è veloce”.

Nelle sue lezioni non manca mai il riferimento alla storia di Gaggia “È stato proprio Achille Gaggia a cambiare il mercato dell’espresso all’italiana già nel 1938, a creare uno stile, a rivoluzionare il mondo della caffetteria”, racconta “con un sistema di estrazione del caffè, in grado di preservarne al meglio il gusto e l’aroma e di creare un meraviglioso strato di crema sulla superficie della bevanda”.

Anche a casa il caffè ha una sua ritualità durante la colazione con la famiglia: caffè per lui, cappuccino per la moglie Matilde e latte per la piccola Adelaide, mentre “l’espresso dopo pranzo è un rituale acquisito, mentre ormai non conto più quelli che bevo per motivi professionali”, confida.

Il caffè come trasfigurazione del sentimento, il caffè come memoria umana e collettiva: per Christian e per noi di Gaggia.

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